Artista visiva, critica d’arte e curatrice di eventi, Renuka Kesaramadu è nata nel 1957 a Kesaramadu, nel distretto di Tumkur appartenente allo stato indiano del Karnataka.
Ha studiato storia dell’arte, storia e pittura nelle università di Bangalore e di Chennai e presso la scuola d’arte di Bangalore e ha insegnato arte all’università di Tumkur.
Ha esposto le sue opere in mostre personali in India e, in Europa, in Finlandia e in Romania.
Ha partecipato a diverse mostre collettive in India, in Europa, in Italia, Finlandia, Francia, Romania, Russia, Spagna, Ungheria, in America, negli Stati Uniti e in Brasile, e in Africa, in Ghana.
Ha curato una residenza artistica nel 2008 presso l’università di Tumkur e ha partecipato a numerosi simposi in India, in Italia e in Finlandia.
Negli ultimi due anni l’artista ha voluto esplicitare, attraverso una serie di schizzi, di dipinti e di interpretazioni a computer, il suo sentire rispetto alla pandemia da Covid 19.
Renuka Kesaramadu nei primi giorni di novembre si è così espressa per presentare queste sue ultime opere
‘ Questi lavori sul Covid sono semplici, folli, ispirati da sentimenti spontanei rispetto alla pandemia. Desidero sintetizzare il mio pensiero in poche righe in modo che possano essere facilmente compresi.
Qui le persone hanno già scordato il Covid, nessuno indossa la mascherina né utilizza le precauzioni sanitarie, la vita prosegue come prima, assembramenti di centinaia di persone, migliaia ai matrimoni e in diverse altre occasioni. Le persone ritengono che il Covid sia andato via. Negli USA, in Cina, in Russia riprende nuovamente. Uno dei miai amici scienziati mi ha scritto che il virus è esattamente come il fuoco che cova sotto la cenere, ogni tanto si accende perciò ogni persona dovrebbe prendersi cura d sé e delle altre persone. E ciò che è peggio è che gli scienziati non conoscono le prossime metamorfosi del virus. In questi tempi è meglio ridurre al minimo le attività pubbliche. Noi artiste e artisti possiamo lavorare da soli nei nostri studi.
I titoli che ho dato ai miei disegni esprimono i miei sentimenti. Rabbia, Coraggio, Pace, Dolore, Meraviglia, Riso, Amore, Bellezza, Delizia, Paura, Disgusto.
Ho intitolato uno dei disegni Covid luminoso perché solitamente ai giovani piace identificarsi attraverso la bellezza esteriore, la personalità, l’attività. Ma in questi tempi di Covid con il viso coperto da occhiali, maschera, casco, tutti paiono uguali in un gruppo. La mia risposta attraverso la giovane donna è: lei in abito alla moda, con in mano un libro davanti alla biblioteca, il viso è coperto ma riesce ad aprire la mente, i pensieri, la saggezza. per diventare abbastanza forte.
Un altro disegno ha titolo Covid Maala, che, tradotto, significa Ghirlanda di virus Covid. Una famosa divinità indiana chiamata Durga è nota per proteggere le merci e per uccidere le persone malvagie. Durga, nell’iconografia, ha intorno al collo una ghirlanda di teschi di persone cattive. La ghirlanda viene chiamata Runda Maala, dove Runda sta per teschio e maala per ghirlanda – catena al collo. In questo mio lavoro ho immaginato che Durga abbia ucciso tutti i virus quindi ho deciso di definire l’opera Covid Maala’.