2021 Incontro con artiste ed artisti

6 agosto 2021 Incontro con Luca Rendina

Luca Rendina, artista e curatore di eventi artistici, ha intrattenuto le persone presenti raccontando il proprio lavoro e precisando la poetica dalla quale discende. La ricerca di utilizzo di materiale ‘stanco’, che restituisca memoria del lavoro e della funzione, e l’inserimento di esperienze personali hanno portato l’artista a realizzare cicli di opere i cui temi vengono ripresi nel tempo, dalle Sentinelle alle Barchette, dai Depositi di storie ai Tappeti nomadi alle Dimore.

L’artista ha mostrato diverse sue opere in legno, oltre a quelle in pietra e ferro esposte all’interno della mostra Pietra e legno. Al termine dell’incontro Luca Rendina ha consegnato alcuni cataloghi firmandoli.


Luca Rendina, nato a Milano nel 1961, si è formato all’Istituto d’Arte di Monza dove ha insegnato scultura negli anni Ottanta. I suoi materiali d’elezione sono il legno, il ferro e la pietra. Organizza i suoi lavori in lunghi cicli che riprende e arricchisce negli anni. Tra le sue serie Sentinelle in ferro, Barchette in legno e acciaio corten, Depositi di storie cassetti colmi di tasselli e piccoli oggetti, Alzaia blocchi lisci di legno, Tappeti nomadi sculture componibili in legno e Dimore, sculture in ferro e pietra. Ha ideato e curato numerose rassegne di scultura e land art come ArtinIce, PietrarteWood’n’artFienarte.
Ha esposto in più di trenta mostre personali e in numerose collettive in Italia e all’estero.
Dal 2013 insegna alla Civica Scuola Arte & Messaggio di Milano.

13 agosto 2021 incontro con Francesca Pasini e Cristina Rossi.
La quarta vetrina della Libreria delle Donne

Francesca Pasini e Cristina Rossi hanno relazionato sull’esperienza della Quarta vetrina . Alla parola è seguita la proiezione di un video che documenta l’opera di artiste che hanno esposto nella Quarta vetrina della Libreria delle Donne di Milano.
Un lavoro di raccolta e di analisi che è stato poi presentato all’interno della mostra che, da aprile a giugno 2019, è stata esposta alla Fabbrica del Vapore di Milano e che è stata inserita all’interno dell’iniziativa “I talenti delle donne”, curata dall’assessore Del Corno.
Antonella Prota – Giurleo ha mostrato il catalogo, Vetrine di libertà, a cura di Francesca Pasini e di Chitra Cinzia Piloni, che dà conto sia della mostra che della cartella di grafiche realizzata con opere di importanti artiste per sostenere la nascita della Libreria nel 1975.
Nel catalogo, a segnare una storia che continua, sono riportate sia le immagini delle opere che il testo di presentazione di Lea Vergine. I testi di Lia Cigarini e di Luisa Muraro danno conto di una storia ormai quarantacinquennale mentre Francesca Pasini, che di questa storia fa parte, presenta ognuna delle artiste, una quarantina, che hanno dato forma e voce visiva a un’esperienza particolarmente interessante.
L’intero percorso espositivo è stato registrato da Egle Prati, Cristina Rossi, Chiara Mori e Alessandra Quaglia.
Tenendo presente la necessità di restituzione del senso complessivo del progetto, e per ovvie ragioni di sintesi il montaggio, affidato a Gabriele Genchi, riporta stralci dell’inaugurazione di cinque artiste: Marta dell’Angelo, Sophie Ko, Elisa Sighicelli, Annie Ratti, Alessandra Caccia.
Francesca Pasini ha scritto “ L’inaugurazione consiste in un incontro tra me, l’artista e il pubblico… Si scambiano domande, emozioni, idee… un’occasione preziosa e un passaggio critico importante”.
Ciò è stato evidente anche durante la fruizione del video e, a seguire, nelle domande che il pubblico, suddiviso in due gruppi per le note ragioni di distanziamento, ha posto alle relatrici.
La Quarta vetrina costituisce una modalità di presentazione di opere site specific fruibili sia all’esterno che all’interno ed è, come scrive la curatrice, “una finestra accesa che, nella notte, tiene compagnia, crea confidenza”

17 luglio 2021 incontro con Franco Tripodi

L’artista Franco Tripodi ha conversato con il pubblico  narrando della genesi del suo lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

26 Giugno 2021 incontro con Pino Deodato

L’artista Pino Deodato ha conversato con il pubblico  narrando dei suoi inizi alla scuola d’arte inferiore di Vibo Valentia dove a 11 anni oltre allo studio delle normali materie inizia a modellare la creta, a intagliare il legno, a disegnare dal vero dimostrando un talento non comune.
Nella bottega del padre le persone si riunivano a leggere i grandi romanzi come I tre moschettieri, il Don Chisciotte Le mille e una notte. Forse, dice il maestro. i miei lavori vengono dall’avere, da piccolo. ascoltato queste narrazioni. Oggi legge gli haiku e… guarda lontano.


Pino Deodato nasce a Nao, Vibo Valentia, nel 1950. Vive e lavora a Milano, dove arriva nel 1969. Qui frequenta l’Accademia di Brera ed entra in contatto con alcuni esponenti dell’arte milanese, diventando poi assistente di Giangiacomo Spadari. Successivamente conosce l’ambiente artistico francese: sono gli anni Settanta, tempi in cui la cultura cammina di pari passo con le vicende politiche e sociali. Attorno a questi contenuti Deodato sviluppa le sue creazioni artistiche che espone in Italia e all’estero. Nei primi anni Ottanta lavora principalmente con la Galleria Gastaldelli, esponendo poi in vari spazi pubblici e privati: Il Milione, Cardi, Klerks, Progettoarte ELM (Milano), Cristofori (Bologna), Narciso (Torino), Poleschi (Lucca), Art Events (Benevento), Susanna Orlando (Pietrasanta e Forte dei Marmi), Ambrosino (Miami), Foro Italico (Roma), Museo Paolo Pini, Fondazione Pomodoro (Milano), Contemporary Art Platform (Kuwait City). Dagli anni Novanta l’espressione artistica di Deodato è caratterizzata da un realismo magico che, trovando ispirazione nelle pieghe della sua memoria, dà origine a vere e proprie metafore della vita. Questo percorso prosegue nel nuovo millennio: Deodato, umanista e alchimista dell’immagine, sempre in transito tra scultura e pittura, continua a narrare la storia dell’uomo con uno sguardo severo e gentile, acuto e poetico, aperto al meraviglioso e al fantastico.

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